Quando rompere le scatole diventa un’arte!

Tra risate e occhi sgranati, i bambini hanno fatto a pezzi le loro creazioni, rompendo non solo il cartone, ma anche ogni aspettativa da adulti.

Scuola dell’Infanzia “Mastrorocco” 

Tutto è cominciato con la lettura dell’albo “Non è una scatola”. Un titolo curioso, che ha acceso subito le prime scintille di immaginazione: perché no, non è una scatola! È un’auto da corsa, una navicella spaziale, una cuccia per il drago, una barca dei pirati, un castello incantato, un robot…
Ogni bambino ha ricevuto una scatola tutta per sé, ma nessuno si è limitato a vedere un semplice contenitore. Muniti di tempere, colla, forbici, ritagli di cartoncino, colori a dita, pezzi di stoffa e ogni tipo di materiale di recupero, i piccoli artisti hanno trasformato il “banale” in “straordinario”.

Tra schizzi di colore e glitter volanti, le scatole sono diventate opere d’arte tridimensionali, esplosioni di creatività .Ogni bambino, con concentrazione e orgoglio, ha costruito qualcosa di unico, senza modelli da seguire, senza limiti, solo con la forza dell’immaginazione.
Ma il bello doveva ancora arrivare.

Sì, perché nello spirito del nostro sfondo integratore del Senza Zaino” – che quest’anno ci invita a rompere gli schemi – i bambini hanno preso la consegna… alla lettera.
E così, dopo aver decorato le loro scatole con entusiasmo e cura, cosa hanno fatto?
Le hanno rotte. Letteralmente.

Tra risate e occhi sgranati, i bambini hanno fatto a pezzi le loro creazioni, rompendo non solo il cartone, ma anche ogni aspettativa da adulti.

Perché rompere può anche voler dire liberare. Lasciare andare e cambiare punti di vista.
E noi di punti di vista ne abbiamo visti tantissimi e…bellissimi!